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"Quello che manca è sempre quello che piace di più", afferma un detenuto del penitenziario minorile di Nisida. E cosa manca nella quotidianità delle carceri, nei vicoli, nei centri di spaccio, dentro le case di un abusivismo edilizio sfacciato, lungo i territori abbandonati all'illegalità? Alla ricerca di "quello che manca", due autori, uno scrittore e un fotografo, si addentrano nel microcosmo di Napoli e nelle sue innumerevoli narrazioni. Entrambi napoletani, Salvatore Esposito e Angelo Petrella si immergono tra gli strati di una metropoli multiforme, nei suoi pezzi di società invisibile, e ne emergono con un racconto lucido e partecipato, sconvolgente e tenero. Scampia, Castel Volturno, Forcella, Marigliano: tappe di questi attraversamenti geografici e intimi. Le immagini di Esposito costruiscono un'eccezionale narrazione fotografica che non risparmia nulla della complicata realtà nella quale da anni il fotografo si addentra. I testi di Angelo Petrella, scrittore e giornalista, accompagnano il lettore nell'esplorazione di quegli stessi luoghi, raccontano le voci di chi li vive, le storie e gli sforzi di chi lì ha deciso non solo di sopravvivere ma di credere nel cambiamento. Le parole non illustrano le immagini né viceversa ma i due linguaggi percorrono strade parallele di narrazione e approfondimento, ognuno con la propria sintassi, ognuno prezioso controcanto dell'altro.